Quarantacinque anni, si sono già passati, non si direbbe. Me lo ripeto spesso io che son proprio di quell’anno, forse per illudermi di essere ancora un ragazzino, ma di sicuro lo si può affermare per The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd, pubblicato negli Stati Uniti il 10 marzo e nel Regno Unito il 23 marzo dell’ormai lontano 1973 è uno degli album che hanno fatto e allo stesso tempo cambiato la storia della musica.

Rimasto in classifica 15 anni fino al 1988, ancora oggi nel 2018 è uno degli album più venduti tra i vinili 33 giri, The Dark Side Of The Moon è di fatto l’emblema di un’epoca sia musicalmente sia come fama e riconoscimenti per i Pink Floyd, consacrandoli così definitivamente come una della più grandi band di sempre.

Registrato agli Abbey Studios di Londra, l’album si distinse rispetto ai lavori precedenti dei Pink Floyd per la propensione crescente (presumibilmente voluta da Richard Wright, più che da David Gilmour e con la “mano” di Roger Waters alla cura dei testi) a privilegiare gli argomenti trattati e meno le lunghe parti strumentali tipiche del rock psichedelico di quegli anni. Il gruppo in questa nuova fase che si aprì con questo album, si disse, che fu anche ispirato dal crollo psicologico di Syd Barrett, anima e cofondatore dei Pink Floyd dai quali si era già separato nel 1968.

The Dark Side Of The Moon, è stato da sempre anche un must per gli appassionati di hi-fi stereo ad alta fedeltà diventando un classico delle sessioni di ascolto in analogico e digitale per apprezzare le caratteristiche degli impianti ed un album immancabile nelle collezioni di audiofili.

Personalmente, anch’io amo questo disco, posseggo la versione vinile celebrativa dei 30 anni pubblicata nel 2003, il CD normale e il SACD (super audio cd).

Consiglio a tutti di assaporare e godersi questo album, provando a farsi travolgere dalle emozioni, ascoltandolo con una buona cuffia (oltre che con una buona sorgente ed amplificazione è ovvio), luci soffuse e tranquillità …..il risultato è assicurato!